Quest'anno si cambia.
Ci trasferiamo in un'altra struttura, che ci ha offerto la possibilità di disporre di una sala non troppo grande, purtroppo, ma più accogliente e per così dire intima, credo più adatta alle esigenze della pratica.
Spero che tanto significhi maggiore afflusso e partecipazione.
Siamo un gruppo non grande, ma affiatato e "giovane", e cerchiamo di portare avanti una idea di aikido dinamico e tuttavia attento, il più attento possibile, agli aspetti tecnici, come ci ha insegnato il Maestro.
Anche quest'anno, sotto la guida di Sensei Montenegro, che sarà da noi in due occasioni (la prima il prossimo 20 e 21 Ottobre, la seconda in Aprile), cercheremo di perpetuare l'insegnamento che Fujimoto shihan ha trasmesso, e la cui conservazione e trasmissione autentica costituisce, lo dico chiaro e tondo, la missione che mi sono e ci siamo dati.
Abbiamo qualche nuovo yudansha, dal quale mi aspetto aiuto e dedizione speciali.
In generale, spero che ogni allievo comprenda l'importanza di praticare bene, attentamente, con intensità fisica e mentale.
Questa è la condizione ineludibile per progredire, e, fatto salvo quanto compete all'insegnante, senza un atteggiamento di concentrazione e "generosità" verso la disciplina è ingenuo pensare di potere migliorare e comprendere davvero quel patrimonio.
Quanto a me, ribadisco il mio impegno all'aggiornamento, alla formazione, alla conservazione di una buona forma fisica, alla ricerca per il superamento dei limiti.
Venite a trovarci, perchè, questo mi sento di dirlo, si pratica un buon aikido, serio, accurato.
Incuriositevi a questa magnifico insieme di conoscenze, che è il tramite per ottenere un contatto effettivo e concreto con la cultura giapponese, che è una cultura del fare, e del fare le cose, anche le più apparentemente semplici, con attenzione e cura.
L'aikido, se fatto per bene, è una disciplina meravigliosa, appagante, e può davvero costituire un mezzo di progresso fisico e psicologico.
Auguro a tutti i praticanti un magnifico anno aikidoistico, e a quelli della mia città, in particolare, di progredire e divertirsi nella pratica.
A presto.