Una Laces calda e a tratti torrida ha visto celebrato anche questa edizione del raduno al quale chiunque partecipi non può che essere affezionato e legato.
Tantissimo lavoro affrontato con dedizione e autentica passione da un gruppo per fortuna nutrito e di diverse provenienze, che ha visto alternarsi le lezioni domestiche dirette da Travaglini e Foglietta a quelle del Maestro Osawa, shihan di squisita gentilezza e umanità prima ancora che particolarissimo e apprezzatissimo esecutore e didatta.
Clima, aikidoisticamente parlando, bello e difficile da trovare in altre occasioni in Italia e nel mondo.
Come sempre accade, sono state illustrate e praticate tecniche base sino ai waza più complessi e di elevata difficoltà, e mi è parso che la cosa abbia funzionato e abbia lasciato entusiasmo e soddisfazione.
A quanto pare qualcuno, nelle alte sfere, briga perché questo straordinario raduno venga ridotto alla ordinaria vita della associazione, e questa sarebbe una cattiva notizia per tutto l'aikido italiano, e direi l'ennesimo errore di una gestione che non ha saputo e non sa unire le tante anime del nostro movimento.
Attendiamo gli eventi.
Per quanto mi riguarda, sostenuto un brutto esame comunque superato, ho trovato molti spunti e suggerimenti che vorrei trasmettere a chi pratica con me.
Dalla Puglia eravamo, sotto la guida morale e materiale (la macchina era la sua) del maestro Casale, del quale attendiamo ansiosi una promozione a rokudan (e che ha tenuto una bella lezione, neanche a dirlo, in gran parte composta da tecniche in ginocchio), in tanti, e credo che questa sia una cosa apprezzata e della quale dobbiamo essere fieri.
Già pensavamo tutti, allo scoccare dell'ultima lezione, all'anno prossimo, nel quale speriamo di essere di più e poi ancora di più.
Un sincero augurio di buone vacanze e di una ripresa aikidoistica ricca di soddisfazioni ed energia.
Buon aikido.
A presto.