Giunti a questo punto della stagione, approssimandosi gli esami, occorre fare i conti con l'ansia da prestazione degli allievi, anche dei più distratti, e con la corsa alla "copertura" del programma, incredibilmente e inverosimilmente complesso per numero e tipologia di tecniche proposte, e comprensibilmente ignorato nel corso dell'anno.
Gli esami, inutile tentare di farne a meno, ci vogliono.
Per serrare i ranghi della classe sino alla fine, soprattutto, perché altrimenti una buona metà degli studenti abbandonerebbe con l'arrivo dei primi caldi, e dare ai ragazzi e in generale ai praticanti uno stimolo e una adrenalina che la mancanza di competizioni altrimenti potrebbero fare alla lunga venir meno.
Leggendo e dando corso alle indicazioni del programma di esame, però, ci si trova coinvolti in waza assolutamente insoliti, talvolta connotati anzi da una certa bizzarria, che personalmente non ho mai visto eseguire ad un Maestro, e assolutamente desueti in generale nella pratica quotidiana e dei raduni.
Oppure, il programma ne è infestato, tecniche proprie di attacchi da coltello che si chiede di eseguire senza che un attacco di quel genere vi sia, come ad esempio gonkyo, o hijikimeosae, che non si comprende perché mai vengano eseguite senza un arma da controllare, e come concludere.
Saranno certamente limiti esclusivamente miei.
Il Maestro Fujimoto, che i miei limiti non aveva, gli esami mi è parso di capire che li intendesse in maniera assai differente, ossia non come lista di tecniche numerosissime e appunto cervellotiche, ma volendo verificare se i fondamentali vi fossero, che miglioramento fosse intervenuto, quale maturità il praticante avesse acquisito.
Suwariwaza, ikkyo, nikkyo, sankyo, yonkyo.
Del resto diceva spesso che, da esaminatore, aveva una idea chiara e pressoché completa delle capacità dello studente già osservando l'esecuzione di quelle tecniche, o addirittura da molto prima, dal modo, diceva, in cui qualcuno esegue il saluto iniziale.
Come sempre, a mio giudizio, aveva ragione.
Come che sia, ho tentato di preparare i miei ragazzotti al meglio, per il poco tempo a disposizione, cercando di evitare quanto quell'assurdo programma di esami imporrebbe altrimenti di fare, ovvero smettere di fare lezioni di studio aikidoistico già a partire da, direi, febbraio o giù di lì, e cominciare a fare solo e soltanto preparazione all'esame.
Allora sotto, giovanotti, con shomenuchi gonkyo, e altre curiosità.
E alla domanda su come eseguirla, ricordate che la risposta è...
Fate finta che abbia un coltello!
Poi, passata anche questa, forza con suwariwaza.
Ikkyo, nikkyo, sankyo, yonkyo.
In bocca al lupo!
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