Annunciato da segnali premonitori niente affatto incoraggianti (il blocco dei tir e l'arrivo della arcinota perturbazione siberiana), si è tenuto a Foggia, il 28 e 29 gennaio, il previsto raduno con Sensei Montenegro.
Si è trattato di uno stage, a mio giudizio, bellissimo.
L'istruttore è molto più che bravo, e la fedeltà ai principi e alle direttive dell'aikido del Maestro Fujimoto è stata impressionante.
E' perfettamente evidente e addirittura palpabile, nel seguire le movenze e la didattica di Montenegro, la straordinaria mole di informazioni che questo ragazzo di neppure trent'anni è stato in grado di acquisire nel decennio nel quale è stato uke e asssitente di Fujimoto Shihan.
Era quello che speravo che fosse, un interprete eccezionalmente credibile del pensiero aikidoistico del Maestro.
Devo confessarlo, ha per quanto mi riguarda superato ogni mia più rosea e ottimistica previsione.
Quanto al contenuto del raduno, stante la assoluta prevalenza di principianti, le lezioni hanno avuto ad oggetto, soprattutto il primo giorno, le tecniche base che costituiscono il programma di esame di sesto Kyu, eseguite tuttavia con la tipica precisione e scientificità propria del Maestro, e dunque con una attenzione impressionante ad ogni dettaglio e aspetto, dalla corretta postura del corpo alla giusta distanza, dal lavoro di te sabaki alle regole di un buon equilibrio e centralizzazione.
Nel secondo giorno la lezione è stata dedicata anche ai più avanzati, con studio di tecniche da katateryotetori e ushiroryotetori.
Ampie e articolate riflessioni e direttive sono state ovviamente dedicate all'atteggiamento di uke, sul quale chi scrive si prodiga spesso in spiegazioni nel corso delle lezioni, ma che sensei Montenegro sa rendere in maniera particolarmente efficace (te ne accorgi quando gli allievi vengono a dirti di avere compreso qualcosa che tu pensi di avere spiegato loro almeno un centinaio di volte, e te lo dicono con l'aria di chi dice: ma tu lo sapevi?).
Insomma, davvero tutti entusiasti, ed io per primo.
Credo proprio che prenderò a recarmi qualche volta a Milano per seguire qualche altro raduno o lezione di questo straordinario istruttore.
Ovviamente lo inviterò anche l'anno prossimo.
Il mio auspicio è che a questi appuntamenti affluiscano sempre più persone.
Consiglio vivamente anche a chi è molto esperto di frequentare Montenegro, nel caso in cui cerchi Fujimoto, il suo aikido, la sua impressionante didattica, perchè questo insegnante è davvero quello che più vi si avvicina.
Grazie a chi è venuto.
Chi non c'era, mi permetto di dirlo, ha perso l'ennesima buona occasione per una pratica superiore, nella propria città o a pochi chilometri da casa.
Pazienza.
A presto.
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