Reduci da un appassionante stage celebrativo dei trent'anni di aikido del Maestro Montenegro e che abbiamo svolto a Foggia il mese scorso, eccoci di nuovo al seguito di questo straordinario insegnante nel suo secondo appuntamento di stagione alle nostre latitudini.
Organizzato dal dojo Kyokan, di Salerno, il raduno si è tenuto in "trasferta", a Cava de' Tirreni, a pochi chilometri dalla Costiera Amalfitana.
Una bella affluenza, soprattutto (come sempre accade oramai) nella giornata iniziale, caratterizzata dalla partecipazione di molti yudansha e anche di grado piuttosto elevato, e che ha permesso a Daniele Montenegro di proporre tecniche più complesse del solito.
E così abbiamo lavorato, al sabato, su attacco shomenuchi, ma nel quale a tori era chiesto di evadere internamente, con uno tsugi ashi laterale e un piccolo ten kan, imponendo ad uke di seguire il movimento senza perdere l'obiettivo e il contatto determinatosi, e da lì sono state eseguite tecniche quali ikkyo, sankyo, shihonage, e poi costruendo da shihonage kotegaeshi e koshinage.
Alla domenica, da attacco jodantsuki, è stato proposto ikkyo, kotegaeshi, sokumen iriminage, ma sempre con un approccio piuttosto elaborato e complesso, e dunque insolito e stimolante.
Caratteristica delle ore di lezione, come sempre con questo maestro, la straordinaria e seria attenzione alla corretta dinamica della tecnica, del contatto, della necessaria unione che attraverso il waza deve generarsi tra i partners.
Nessuna concessione alla improvvisazione, e un costante richiamo alla postura, alla giusta tempistica, alla distanza, all'atteggiamento del corpo nell'attaccare e nel rispondere, in un'ottica di aikido per così dire scientifico che ritengo sia la strada più corretta nella pratica.
Stage come sempre appagante, pieno di suggerimenti e spunti, che come didatta e come studente ho trovato rigenerante e proficuo.
Il mio auspicio è che questi appuntamenti si moltiplichino, dalle nostre parti e un pò più a nord.
Lo attendiamo a febbraio a Bari, nel napoletano a marzo, per poi chiudere l'anno in Aprile a Foggia.
Spero che saremo sempre di più.
Non c'è che da guadagnarne in sapere, voglia di proseguire e migliorarsi, moltiplicazione di passione e conoscenza da dispensare.
I segnali, al ritorno da questo bello stage campano, sono incoraggianti.
A presto e buon keiko.
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