Eccoci alla ripresa di una nuova, e mi auguro soddisfacente, stagione aikidoistica.
In quella passata, il nostro piccolo dojo ha "sfornato" due nuovi yudansha, dai quali mi aspetto la dedizione, passione e coinvolgimento nel benessere e nella crescita del gruppo, che il loro ruolo impone.
Spero che molte persone si affaccino a praticare, soprattutto giovani, in modo che possa, negli anni a venire, prepararsi quel ricambio generazionale tanto atteso e del quale, nell'aikido cittadino, c'è tanto bisogno.
Sarei felice di vedere arrivare qualche donna, sino ad ora, nella mia esperienza di responsabile di dojo, pressochè completamente mancate, in modo da portare in palestra un pò di quella sensibilità e quel diverso punto di vista, che ci arricchirebbe senza dubbio.
A tutti coloro che avessero un qualche interesse per questo mondo, mi preme ribadire che l'aikido è un insieme di tecniche elaborate dal suo fondatore, un geniale esperto di arti marziali, affinché la pratica, per quanto finalizzata a sviluppare adeguate capacità di difesa da aggressioni violente, possa svolgersi in condizioni di sufficiente sicurezza, e perchè esse possano formare persone che non aspirino a sopraffare nessuno, non intendano ferire, rifiutino, decisamente, logiche di prevaricazione e aggressività.
Credo che in questo senso l'aikido possa, con il suo portato di gentilezza, attenzione all'altro, rispetto, e se studiato con la dovuta continuità, attenzione e coinvolgimento, divenire davvero un percorso di miglioramento individuale capace di generare frutti importanti ed apprezzabile crescita in chi lo percorra.
Non è un cammino facilissimo, e i risultati giungono solo a patto che ci sia impegno e applicazione.
D'altro canto, risultati importanti, checchè se ne pensi, non possono che giungere all'esito di percorsi seri e pertanto impegnativi.
Vi aspettiamo numerosi, e curiosi.
Da martedì 17 settembre si ricomincia.
E che sia un anno magnifico, e di progresso, per tutti.
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