Ricordo a chiunque volesse vivere un week end di pratica aikidoistica di alto livello che sabato 3 e domenica 4 maggio a Bari il Waka Ki Dojo diretto da Domenico Casale ospita ed organizza uno stage del maestro Daniele Montenegro, giovanissimo e valente yondan, e insegnante di fama internazionale.
Si tratta, lo ripeto, di una occasione rara di vedere all'opera un istruttore di rilievo davvero speciale, la cui vicinanza al Maestro Fujimoto, del quale è stato per circa un decennio l'assistente personale, ha lasciato una impressionante capacità di esecuzione e profondità didattica.
Lo ritengo, mi è già capitato di dirlo ma lo ripeto perchè ne sono profondamente convinto, il successore più credibile dell'aikido elaborato dal Maestro negli ultimi lustri di vita, e che sono stati, a mio giudizio, quelli più incredibilmente evoluti e impressionanti.
A quel decennio e a quella vicinanza occorre aggiungere un grande talento personale, e una ricchissima esperienza da professionista della disciplina, che non vanno affatto trascurate nella valutazione complessiva del personaggio.
Ogni lezione con questo sensei lascia una grande sensazione di arricchimento e crescita aikidoistica, e non può fare restare indifferente chiunque voglia davvero progredire ed evolvere.
Da Foggia cercheremo di essere in tanti.
Spero che l'appuntamento venga valorizzato degnamente, e costituisca l'ennesimo tassello per l'affermazione di sensei Montenegro quale divulgatore prezioso e insostituibile del sapere e del lascito del mai troppo rimpianto Maestro Fujimoto.
Vi aspetto.
L'Aikikai d'Italia
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venerdì 25 aprile 2014
sabato 12 aprile 2014
Aikido della domenica
Ci si può svegliare la mattina dopo uno stage pieni di doloretti più o meno "invalidanti", e con la fortissima sensazione non solo che ne sia valsa la pena, ma che quei dolori siano la prova tangibile di avere fatto il dovuto, il necessario, ciò che va fatto per progredire e crescere di livello.
Io li capisco, i pigri.
Venire a fare stage come quello condotto dal Maestro Foglietta non è come andare a fare una passeggiata in bicicletta in giro per la città, o una scampagnata per prati.
Devi sudare, sopportare fatica, porre attenzione.
No, troppo stressante per molti.
Tuttavia, mi chiedo sempre in questi casi cosa ci si aspetti di avere da una pratica comoda, da pancia piena, o se vogliamo da approccio rilassato.
Scelgo di fare aikido perchè voglio rilassarmi?
Ma allora, benedetti figliuoli, non sarebbe molto meglio dedicarsi, chessò, alla pittur creativa, o prenotare una seduta di massaggi?
Mi fa sempre specie prendere atto come i più filosofeggianti tra i praticanti siano puntualmente i più pelandroni.
Praticano aikido per raggiongere improbabili illuminazioni, ma pretendono di arrivarci senza sudare.
Tutta questa tecnica e questa fisicità...
Ma non siamo mica atleti, si dicono...
O peggio, sportivi!
Siamo artisti marziali, cerchiamo l'assoluto.
Io dico, miei cari artisti, che dietro le illuminazioni ci sono grandi fatiche, mentali e fisiche.
Sarebbe opportuno dismettere i panni degli aspiranti saggi, perchè non è cosa per la maggior parte di noi, e divenire per lo meno dei discreti praticanti.
Detto questo, agli stage ci si diverte.
Soprattutto se si suda e si fa fatica.
Altrimenti a che serve?
Altrimenti è meglio fare una scampagnata.
Oppure un picnic.
Veniamo anche io e Foglietta.
Un saluto e buona pratica.
Io li capisco, i pigri.
Venire a fare stage come quello condotto dal Maestro Foglietta non è come andare a fare una passeggiata in bicicletta in giro per la città, o una scampagnata per prati.
Devi sudare, sopportare fatica, porre attenzione.
No, troppo stressante per molti.
Tuttavia, mi chiedo sempre in questi casi cosa ci si aspetti di avere da una pratica comoda, da pancia piena, o se vogliamo da approccio rilassato.
Scelgo di fare aikido perchè voglio rilassarmi?
Ma allora, benedetti figliuoli, non sarebbe molto meglio dedicarsi, chessò, alla pittur creativa, o prenotare una seduta di massaggi?
Mi fa sempre specie prendere atto come i più filosofeggianti tra i praticanti siano puntualmente i più pelandroni.
Praticano aikido per raggiongere improbabili illuminazioni, ma pretendono di arrivarci senza sudare.
Tutta questa tecnica e questa fisicità...
Ma non siamo mica atleti, si dicono...
O peggio, sportivi!
Siamo artisti marziali, cerchiamo l'assoluto.
Io dico, miei cari artisti, che dietro le illuminazioni ci sono grandi fatiche, mentali e fisiche.
Sarebbe opportuno dismettere i panni degli aspiranti saggi, perchè non è cosa per la maggior parte di noi, e divenire per lo meno dei discreti praticanti.
Detto questo, agli stage ci si diverte.
Soprattutto se si suda e si fa fatica.
Altrimenti a che serve?
Altrimenti è meglio fare una scampagnata.
Oppure un picnic.
Veniamo anche io e Foglietta.
Un saluto e buona pratica.
martedì 1 aprile 2014
Stage con il maestro Foglietta, 5 e 6 aprile 2014
Sabato e domenica prossimi terremo a Foggia uno stage diretto dal Maestro Roberto Foglietta, VI dan di aikido, già consigliere dell'aikikai d'Italia e da oltre trent'anni responsabile dei dojo di Pesaro e Rimini ren bu Kai.
E' da noi per la quinta volta, e spero che all'appuntamento non manchino in specie gli aikidoisti della zona.
Tuttavia la caratura del personaggio, spesso impegnato nella conduzione di raduni in tutta Europa, consiglierebbe anche a chi è lontano di venirci a trovare.
Ribadisco che stage del genere non sono semplici da organizzare, e costituiscono occasioni irripetibili per una pratica diversa e più stimolante di quella ordinaria del dojo di appartenenza.
L'insegnante è prezioso e di livello alto, e sarebbe un peccato non partecipare ad un momento di raduno di diverse scuole ed esperienze di questo genere.
Non ho bisogno di aggiungere altro.
Chi verrà, tornerà certamente alla propria pratica quotidiana più forte e maturo.
Vi aspetto.
La locandina, è sul sito aikikai.
Per ogni informazione, non esitate a contattarmi.
Luca
E' da noi per la quinta volta, e spero che all'appuntamento non manchino in specie gli aikidoisti della zona.
Tuttavia la caratura del personaggio, spesso impegnato nella conduzione di raduni in tutta Europa, consiglierebbe anche a chi è lontano di venirci a trovare.
Ribadisco che stage del genere non sono semplici da organizzare, e costituiscono occasioni irripetibili per una pratica diversa e più stimolante di quella ordinaria del dojo di appartenenza.
L'insegnante è prezioso e di livello alto, e sarebbe un peccato non partecipare ad un momento di raduno di diverse scuole ed esperienze di questo genere.
Non ho bisogno di aggiungere altro.
Chi verrà, tornerà certamente alla propria pratica quotidiana più forte e maturo.
Vi aspetto.
La locandina, è sul sito aikikai.
Per ogni informazione, non esitate a contattarmi.
Luca